Premesse

La comunicazione profonda tra due persone è una rarità di valore inestimabile. La sola cosa che ci permette di sottrarci a quella trappola che è la solitudine esistenziale da cui tutti proveniamo e cui tutti siamo destinati. Si nasce soli e soli si muore, ma nel nostro cammino su questa terra è possibile incontrare qualcuno in grado di inabissarsi nei nostri meandri più profondi ed oscuri, portandovi luce, calore, conforto. Qualcuno che a quell'abisso riesce a parlare e a dare ascolto. Una condizione tanto rara quanto labile, appunto. Non bisognerebbe mai dimenticare quanto certi incontri siano preziosi, e quanta attenzione e cura e sacrificio e sofferenza meritino. Perchè oltre quel meraviglioso e sottilissimo filo, c'è un silenzio senza confini.

DOMENICO, fai buon viaggio...

UOMINI

Non esistono uomini poco interessanti.
I loro destini sono storie di pianeti.
In ciascun destino tutto è proprio, particolare ,
e non esiste pianeta che gli somigli.
Ma se qualcuno è vissuto inosservato-
e si è fatto un amico
di questo suo essere inosservato-
tra gli uomini è stato interessante
con il suo stesso passare inosservato.
Ciascuno ha un mondo misterioso tutto suo .
Esiste in questo mondo l' attimo più bello,
esiste in questo mondo l' ora più tremenda ,
ma niente di tutto ciò è conosciuto a noi .
E se muore un uomo ,
con lui muore la prima neve ,
il primo bacio e il primo combattimento...
Tutto questo lui se lo porta con sè.
Si, rimangono i libri e i ponti ,
e macchine e tele di pittori .
Si' , è destino che qualcosa rimanga ,
eppure qualcosa se ne va ugualmente.
Questa è la regola di un gioco spietato:
non muoiono uomini, ma interi mondi.
Ricordiamo gli uomini , terreni e peccatori.
Ma che ne sapevamo , in sostanza di loro?
Che ne sappiamo dei fratelli , degli amici?
Che ne sappiamo del nostro unico amore?
Anche del nostro stesso padre,
noi, sapendo tutto , non sappiamo niente.
Gli uomini se ne vanno...
Impossibile richiamarli in vita .
Impossibile risuscitare i loro mondi segreti.
E ogni volta desidero di nuovo
gridare per questa irrevocabilità.

EVGENIJ EVTUSCENKO

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