Premesse

La comunicazione profonda tra due persone è una rarità di valore inestimabile. La sola cosa che ci permette di sottrarci a quella trappola che è la solitudine esistenziale da cui tutti proveniamo e cui tutti siamo destinati. Si nasce soli e soli si muore, ma nel nostro cammino su questa terra è possibile incontrare qualcuno in grado di inabissarsi nei nostri meandri più profondi ed oscuri, portandovi luce, calore, conforto. Qualcuno che a quell'abisso riesce a parlare e a dare ascolto. Una condizione tanto rara quanto labile, appunto. Non bisognerebbe mai dimenticare quanto certi incontri siano preziosi, e quanta attenzione e cura e sacrificio e sofferenza meritino. Perchè oltre quel meraviglioso e sottilissimo filo, c'è un silenzio senza confini.

Un fiore dentro di Te


...la bellezza stessa della vita risiede proprio nell'amore verso ciò che non è stato.

Così non rimane invano qualcosa di non realizzato, perché in realtà vive già come bellezza... KYOICHI KATAYAMA

Primavera


SPECCHIO

Ed ecco sul tronco si rompono gemme:

un verde più nuovo dell’erba che il cuore riposa:

il tronco pareva già morto, piegato sul botro.

E tutto mi sa di miracolo;

e sono quell’acqua di nube che oggi rispecchia nei fossi

più azzurro il suo pezzo di cielo,

quel verde che spacca la scorza che pure stanotte non c'era.
S. QUASIMODO

Henri Laborit - Elogio della fuga


... il solo amore davvero umano è un amore immaginario, che si insegue per tutta la vita, che generalmente trova origine nell'essere amato, ma che presto non ne avrà più né le proporzioni, né la forma palpabile, né la voce, per diventare una vera creazione, un'immagine senza realtà. Allora non bisogna assolutamente cercare di far coincidere questa immagine con l'essere che l'ha suscitata e che è solo un pover'uomo, o una povera donna, molto in difficoltà col suo inconscio. Dobbiamo gratificarci con quell'amore, con ciò che crediamo sia e non è, con il desiderio e non con la conoscenza. Dobbiamo chiudere gli occhi e fuggire la realtà. Ricreare il mondo degli dèi, della poesia e dell'arte...

Tears for Fears - Woman in Chains


Quando ci incontrammo
In una strada laterale delle nostre vie
Sentivi paura della vita
Sentivo paura della morte
Che era vicina e vedemmo il cielo rosso
Avvolgerci soffice come una coperta di lana
E ci riscaldammo per un attimo
L’attimo durò sette estati. Quando levammo gli occhi
Il tempo era già trascorso.

Inge Müller - Poesie per una lettera di addio

Adorable



scéne du film de Francois Truffaut : " mon drogues s'appelle Julie "

Funambule



Il ya deux sortes de gens.
Il ya ceux qui vivent, jouent et meurent.
Et il ya ceux qui sont maintenues en équilibre sur le côté de la vie.
Il ya des acteurs.
Et il ya les acrobates.

Maxence Fermine

La femme et le feu









me l'imaginer dans votre soleil
je brûl, comme une feuille de la peau
et des charbons ardents taches mon sang
la couleur du feu









photo Willy Ronis

Alicante - J. Prevert


Une orange sur la table
Ta robe sur le tapis
Et toi dans mon lit
Doux présent du présent
Fraîcheur de la nuit
Chaleur de ma vie

Près de chez Toi

Après tout même toi




Je vous tiens
le seul moment qui passe
comme le sang dans le coeur
lors du démarrage

Cent nom de l'amour


Ne blâmez pas un roi
que l'amour humble,
parce que tomber de l'amour
est un signe de puissance et est équivalent
à deux fois le roi.



Malek Chebel - Lassaad Metoui

Thé vert a Sidi Bou Said

Regarde
Dans la mer, la neige est tombé
Elle est là, sur l'eau
Chuté de mon ciel

Regarde
Ne se dissout pas, elle flotte
Pour rappel
La mémoire des couleur

Le blanche de ma neige
Le bleu de ta mer

Pleine Lune - bon week-end




Pour l'amour d'une femme, un homme doit avoir deux âmes.
Une âme qui souffre, une âme qui lutte.
Doit être la femme choisir de s'accrocher à quelle âme.
Dans tous les cas, les deux sont des âmes fortes;
qu'elle que la femme a choisi,
ainsi que
quelle que dans l'homme continuer à vivre.

L'ombre d'une femme à Paris



vous vous promenez dans le temps
avec vos hanches que danse
vous êtes dans l'ombre de ses cheveux
et je suis le soleil que ils caresse

Paris at Night - Jacques Prévert



Trois allumettes, une à une allumées dans la nuit
La première pour voir ton visage tout entier
La seconde pour voir tes yeux
La dernière pour voir ta bouche
et l'obscurité toute entière pour me rappeler tout cela
en te serrant dans mes bras.

الحب




Pour savoir comment l'amour il faut savoir comment voler

Un vol au dessus du désert...



pour Vous Sisu

Seulement nous savons la vérité de notre secret
ce qui fut et ce qui sera,
le destin est le seul témoin

L'image de l'âme



maintenant
je te vois de l'intérieur
ou
je vous promener sur la peau de l'âme
et
je crois vos pas comme des caresses

Un vol sur le Liban


Puis-je demander dans quelle mesure le Liban
Mais je peux imaginer
Bien assis sur les marches à la terrasse
Sur le golfe de Tunis à côté de vos yeux

Le sommeil et le rêve


Bien dormir
Je vous montre
tant de rêves
Je peux te voir

Pour écrire sur vous
n'est-ce pas un visage
de votre beauté

Sueur


Les cheveux attachés en arrière les cheveux

avec vos mains caressent le visage

la sueur de la chaleur en Octobre

couvrir votre corps avec miel d'amour

La femme à Tunis


est une route pavée
qui me sépare de Votre distance
une ancienne voie romaine
ou
dans le joints des pierres
coule le sang de ma Vous portée

Pour Toi

... reste le souvenir de beaucoup de choses, y compris
celle du son après avoir frappé à cette porte.

الحب

Argentina - Amici in viaggio

El TANGO di Borges


Dove saranno? Chiede l'elegiadi quelli che oramai non sono più, come esistesse un luogo dove l'Ieri possa esser l'Oggi, l'esser Ancora, il Sempre.
Dove sarà (ripeto) la teppaglia che in polverosi vicoli sterratio in perduti villaggi istituì la setta del coltello e del coraggio?
Dove saranno quelli che passarono lasciando all'epopea un episodio, una favola al tempo, e si affrontarono al coltello, senz'odio o ardore o lucro?
Nella leggenda li cerco, nell'ultima brace che serba, come vaga rosa,qualcosa dell'intrepida canagliache stava a Balvanera o ai Corrales.
Quale deserto, quali oscuri vicoli dell'altro mondo abiterà la dura ombra di chi era già un'ombra oscura,di Muraña, coltello di Palermo?
E quel fatale Iberra (i santi ne abbiano pietà) che su di un ponte uccise il Ñato, suo fratello, che morti ne doveva più di lui, e così furono pari?
Una mitologia di pugnali lentamente si annulla nell'oblio; una canzon di gesta è andata persa in sordide notizie poliziesche.
C'è un'altra brace, un'altra ardente rosa di quella cenere che li conserva; lì sta la gente altera del coltello, lì il peso della daga silenziosa.
Benché la daga ostile o l'altra daga, il tempo, li dissolsero nel fango, oggi, al di là del tempo e dell'infausta morte, quei morti vivono nel tango.
Vivono nelle corde e nella musica della tenace chitarra operosa che concerta in milonghe fortunate la festa e l'innocenza del coraggio.
Gira la gialla ruota della giostra di cavalli e leoni e mi raggiunge l'eco dei tanghi di Greco e di Arolasche vidi un tempo danzare per strada,
in un istante che affiora isolato, senza prima né poi, contro l'oblio, e ha il sapore di quel che abbiamo perso, che abbiamo perso e a un tratto ritrovato.
Vi sono cose antiche in quegli accordi, la pergola intravista, l'altro patio. (Dietro, i suoi muri sospettosi il sudha in serbo una chitarra e un pugnale).
Quest'incantesimo, questa ventata, il tango, sfida gli anni affaccendati; di polvere e di tempo, l'uomo dura meno della leggera melodia,
che è solo tempo. Il tango crea un torbido passato ch'è irreale e in parte vero,un assurdo ricordo d'esser morto in duello, a un cantone del sobborgo.

Tango



il tango è un pensiero triste che si balla




L'ESTATE - Josè Saramago da "Di questo mondo e degli altri"


La chiamano mantello dei poveri, segno di freddo il resto dell’anno. D’estate scappano di casa gli adolescenti, desiderio di fuga nato forse in primavera, ma solo la promessa dei giorni vibranti e delle notti benigne maschera di conforto i pericoli dell’avventura. L’estate è tutta un richiamo, un clamore di festa che si ode nel ronzio delle grandi calure. E quando il sole popola di rive e isole d’ombra l’oceano infuocato di luce, siamo tutti un po’ naufraghi e ansimiamo dolcemente, mentre il sudore stilla dai pori come fontana e ci bagna di sale.L’estate è esigente, non aspetta. Si propone come la polpa carnosa di un frutto che reclama la bocca predestinata - e che marcisce, inutile, se il tempo è passato invano. Sul ramo più alto dell’albero il frutto rivolge al sole la pelle profumata e convoca gli uccelli alla gioia della maturazione. Ma la corona che lo merita è la mano dell’uomo. E il frutto riposa un istante sotto lo sguardo che lo desidera, mentre al suo interno, come il sangue che d’improvviso scorre più veloce e imperioso, il succo si prepara alle migrazioni della sostanza. E c’è il mare, che l’estate inquieta e placa. E la frescura delle onde che di colpo s’induriscono e coprono di indolenti fili d’acqua le lunghe sabbie ardenti. E l’ombra di un canneto abbandonato che disegna al suolo il lento passo delle ore luminose. Tutto ciò ha senso se sotto il sole e sulla sabbia, e dentro l’acqua, e proiettato nella nitida trasparenza della distanza, il corpo è accompagnato dall’uguale certezza che lo riflette e sublima. L’estate promette, e mantiene. Cantano meno gli uccelli, le messi hanno perso quel che sembraba eterno rigoglio - ma è il tempo dei nidi e della stoppia, ormai insecchita e rigida, si aggrappa alle dure zolle dove il grano, per grazia del sole e della terra, ha firmato con l’uomo il più sacro degli impegni: tu mi rispetti, io ti alimento.In questi giorni di fuoco è necessario essere di fuoco. L’estate è un corpo di donna che avanza come polena, fiamma che rompe le fiamme. Ha in mano gli innumerevoli fiori che resistono al tempo. Trasporta con sé un segreto di vita che corre sulle onde del mare, sulle cime rumorose degli alberi, tra la soffice lanugine che riveste l’incavo delle ali degli uccelli. L’estate canta trionfale. È un grido di giubilo, lanciato verso i misteri minacciosi. E diviene un mormorio dentro le notti scure e profumate, quando una lieve e tiepida brezza giunta dalle arche dell’orizzonte passa sul volto come un’impoderabile carezza di mani amate. Canto l’estate che mi canta. E giro lentamente il corpo in questo spazio come un figlio del sole, mentre il mare risplende. Pianto i piedi sulla sabbia che ubriaca colgo con le mani avide i frutti più alti. È tempo loro. Mi distendo lungo la barca portata dalla corrente e vedo passare rami verdi, bianche nubi, cieli di azzurro e perla, uccelli prodigiosi. Cade su di me una profonda e dolorosa allegria: verrà l’inverno, ma oggi è estate.

EDOARDO BENNATO vs. SALINAS - L'isola che non c'è

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste il sogno, e dice:"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.
Sognare è il mezzo che l'anima ha perché non le fugga mai ciò che fuggirebbe
se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

FERNANDO PESSOA - Il mondo che non vedo

Sì, un momento
passi ancora
per il mio vago pensiero,
e ricordarti sarebbe tormento
se immaginare fosse disgrazia.

Sì, in quell’ora
in cui parlammo più guardando
che parlando,
derivò questa cronica esitazione
che ora ho nel ricordarti.

Apparisti
nella mia vita
come una cosa che era alla porta.
Sparisti.
Più tardi seppi del tuo eclissarti.

Tuttavia, tuttavia,
riuscisti
a prendermi un po’ il cuore.
È un cuore triste
e non
si intende con tutto

né ha modi
per farsi amare
o per immaginarlo.
Salvo quando
il tuo sguardo
ostinatamente dolce
mi faceva saltare
il cuore in petto.

Ove andavo io?
Già lo scordavo.
Sì, il mio cuore fu tuo
in quel giorno o in un altro...
Neanche vi fosse altra terra o cielo
qualcosa sarebbe accaduto.


ANNA ACHMATOVA

" Oggi ho da fare molte cose :
devo uccidere fino in fondo la memoria
devo impietrire l`anima
devo imparare di nuovo a vivere."

AZAM ALI - Innal Malak da Portals Of Grace

Se

Se noi fossimo pietre,e se la terra fosse una caverna
che ci protegge da ogni migrazione,se noi fossimo un'ostrica
dentro le alghe del mare! Ma noi siamo, invece, una ferita,
e siamo dei torrenti senza letto e senza foce,
siamo campane al transito del tempo.
Fossimo senza ricordi, come una roccia,noi ci potremmo riposare,
ma siamo spazio, segno e sopra l'orizzonte fumo e vento.

Fuad Rifka (Siria, 1930)

Movie of the weekend - The Black Dahlia

WYSTAN HUGH - La verità, vi prego, sull'amore

Dicono alcuni che amore è un bambino
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo
e alcuni che è un'assurdità
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l'aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.

Assomiglia a una coppia di pigiami
o al salame dove non c'è da bere?
Per l'odore può ricordare i lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un prugno
o è lieve come morbido piumino?
È tagliente o ben lischio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull'amore.


I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi
e l'ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.


Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle este è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verita' grave, vi prego, sull'amore.


Sono andato a guardare nel bersò
lì non c'era mai stato;
ho esportato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l'aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
e non era nemmeno sotto il letto.


Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull'altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
È un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull'amore.


Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accedrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull'amore

MARINA REI - Il mare verticale

Come scavare a mani nude nella terra
Per sentire il sangue mescolarsi con la pioggia
Cauterizzare le ferite vivere per il solo senso che ha
Come nuotare in un oceano congelato
Per sentire il cuore che ti esplode dentro il petto
Vivere per immaginare per percepire il solo senso che ha
Ma io lascio che le cose passino e si sfiorino
Perché non sono in grado di comprenderle
Essere deboli in un mare verticale
Sentire quanto i rischi possano aumentare
E odiare per sentirsi vivi
Per percepire il solo senso che ha
E improvvisamente ritornare primitivi
Essere comici e tornare primitivi
E bere il sangue del nemico solo per gustarne la diversità
Ma io lascio che le cose passino e si sfiorino
Perché non sono in grado di comprenderle
Io lascio che le cose passino e si sfiorino senza toccarsi

***






S'i' fosse foco, arderei' il mondo;
s'i' fosse vento, lo tempestarei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei...

PINK FLOYD - I wish you were here

CARLOS MARZAL - Invocazione

Che altre vite più profonde soffochino la mia
nostalgia
e che il dono del coraggio mi sia concesso.
Che l’amore s’ingrandisca e sia fedele e duri
e che estranei paesaggi impediscano la tristezza.
Che l’oblio e la morte, che il tempo e il dolore
si schierino per questa volta nella fazione dei vinti.
Che le luci si spengano, e nella notte del cinema
una breve menzogna ci renda più vivi.


ROBERTO BENIGNI - da "La tigre e la neve" ...innamoratevi...

BEATRICE NICCOLAI - Futur intérieur

Ti cerco così,
senza correrti incontro,
senza frugare nel tuo sguardo
la curiosità silenziosa
in cui ti riconosco.

Questa nostra vita
è una macchina rossa
che in velocità sfiora il vento
senza muovere le foglie.

Il mio per noi
è tutto un futuro interiore
fatto di piccoli sospiri,
di lontananze anagrafiche
nella stessa direzione.

Sei il pensiero distante
che s'incammina lento
e che accende fra i rovi le stelle.

PHILIPPE JACCOTTET

Le avremo ben viste anche queste donne - in sogno o no,
ma sempre nei vaghi recinti della notte -
sotto le loro criniere di giumente, focose,
con lunghi occhi teneri dai bagliori di cuoio,
non già la carne quotidiana in svendita alle nuove
macellerie di immagini, che ingurgiti
solo, fra le lenzuola,
ma l'animale sorella che sfugge e s'indovina,
ancora meno distinta dai suoi riccioli, dalle sue trine
di quanto la vaga linea dell'onda sia dalla schiuma,
l'agile fiera di cui tutti vanno a caccia
e che il più armato non raggiunge mai
perché è nascosta più in fondo al suo stesso corpo
ch'egli non può penetrare - se anche ruggisse di vano trionfo -
perché ella è solamente come la soglia
del suo stesso giardino,
o come un'incrinatura nella notte
incapace di abbatterne il muro, o una tagliola
con il sapore di frutto inumidito, solo un frutto,
dotato però di sguardo - e anche di lacrime

ANNA ACHMATOVA

Al collo un filo di esili grani,
celo le mani nel largo manicotto,
gli occhi guardano distratti e non piangeranno mai più.
Sembra il volto più pallido per la seta che tende al lilla,
arriva quasi alle sopracciglia la mia frangetta non ondulata.
E non somiglia ad un volo questa lenta andatura,
quasi avessi sotto i piedi una zattera e non i quadretti del parquet.
La bocca bianca è socchiusa,
ineguale il respiro affannato, e sul mio petto tremano i fiori dell’incontro che non c’è stato.

JAMES JOICE - Sulla spiaggia a Fontana



Il vento geme e geme la ghiaia,
gemono gli sgangherati pali del molo;
un mare senile conta ogni singola
pietra impiastrata d’argento.

Dal lamentoso vento e dal più freddo
mare grigio lo avvolgo al caldo,
ne tocco la spalla dall’osso sottile
e il suo braccio infantile.

Attorno a noi paura, calante
tenebra di paura
e nel mio cuore quale profonda
fitta d’amore senza fine!

Movie of the weekend - Vi presento Joe Black

PEDRO SALINAS - da " La voce a te dovuta "

E se non fossero le ombre ombre? Se le ombre fossero - io le stringo, le bacio. mi palpitano accese tra le braccia - corpi fini e sottili, timorosi di carne? E se ci fosse al mondo un'altra luce per poter da esse ricavare, ormai corpi di ombra, altre ombre più ultime, sciolte dal colore, dalla forma, libere dal sospetto di materia; e se non si vedessero più, e occorresse cercarle alla cieca, tra i cieli, disdegnando ormai le altre, senza ascoltare più le voci di quei corpi mascherati da ombre, sulla terra?

ALEJANDRA PIZARNIK - Gli occhi aperti


Qualcuno misura singhiozzando
l’estensione dell’alba.
Qualcuno pugnala il cuscino
in cerca del suo impossibile
spazio di quiete.


ROBERTO CACCIAPAGLIA - Canone degli spazi


Ho composto Canone degli Spazi su elementi essenziali, l’armonia delle triadi, le ripetizioni melodiche e i cicli che si rifanno alle orbite planetarie e alla struttura degli armonici, gli stessi canoni con cui Pitagora faceva coincidere le leggi dell’universo.
Il suono può aiutare a scoprire che lo spazio dentro di noi è ugualmente sconfinato come quello fuori di noi e in realtà fra i due non vi è alcuna differenza. Il suono passa attraverso i muri, anche quelli della mente, e oltrepassa lo spazio e il tempo.

LUIJETA LLESHANAKU - Memoria


Non c’è alcuna profezia, c’è soltanto memoria
le cose che accadranno domani
sono accadute un migliaio di anni prima
nell’identico modo, con l’identica fine.

E la mia memoria valida per l’antiquario
dice che il tuo ricordo diffamato
è la storia dell’uccello dal cuore tenero
trasformato in corvo su una montagna di marmo.

Sarà la stessa donna,
la scorciatoia per la resurrezione
la grata di capelli neri
il suo cuore generoso e amaro
come un’anfora di serpenti.

Non c’è alcuna profezia, le cosa accadranno
come sono accadute anche prima
la morte ti troverà nello stesso letto
da solo
senza pena, senza ombra
come gli alberi inumiditi dalla notte.

Non c’ è alcun destino, ci sono regole biologiche:
sguazza la trota nell’acqua
respira il pino sul monte.

MIKLOS RADNOTI - Similitudini

Tu sei come il ramo di un albero frusciante se ti chini su di me, e hai un misterioso sapore, sei come il papavero,
e come il tempo che fa anelli agli alberi
così sei eccitante, e pacificante insieme come la pietra sopra la tomba,
sei come un amico cresciuto con me,
e ancora oggi non conosco interamente il profumo dei tuoi pesanti capelli,
e talvolta sei azzurra, e ho paura,
non lasciarmi,
tu sei un esile fumo vagabondo,
e ho paura di te, a volte,
quando hai il colore del fulmine,
sei come la solare guerra dei cieli,
oro scuro.
Se ti infurii sei proprio come la U,
la U dalla voce profonda,
dal lungo buio suono, e allora io disegno attorno a te con un sorriso un nodo di luce.

SEAL - If You Don't Know Me By Now

Ci sono cose che non potrai contrastare, come le onde in tempesta.
Lì, l'unica salvezza, sarà abbandonarvisi"...

Movie of the middle week - Ritorno a Cold Mountain

BLAGA DIMITROVA - Segnali


Incrociare lo sguardo – questo tremolio di raggio,
che ti trafigge fino a baratri ignoti
dentro di te, affogati nell’attesa.

L’esistenza si dischiude
nell’attimo in cui incroci lo sguardo:
senza limite di frontiere, senza ombra di dipendenza,
senza scopo, senza paura, senza determinazione alcuna.

In un attimo il tocco leggero
dell’indivisibile completezza del mondo creato.
Incrociare lo sguardo, sentire la musica della luce stessa.

Un sublime attimo di libertà.
In un baleno si incontrano due raggi di due contrapposti universi:
il raggio ardente del corpo e il raggio fresco dello spirito.

Una domanda che è un lampo.

E il segreto negli abissi profondi ti chiama per essere svelato
e tuttavia rimanere segreto.
È ciò a cui sei votato in questo strano mondo – incrociare lo sguardo.

SADE - By your side

ORIANA FALLACI - da Aforismi


«Il coraggio cieco e sordo e illimitato e suicida, che nasce dall'amore. Non ha confini il coraggio che nasce dall'amore e per amore si realizza. Non tiene conto di alcun pericolo, non ascolta nessuna forma di raziocinio. Pretende di muovere le montagne e spesso le muove.»

ANNIE LENNOX - No more I Love You's


CORRADO CALABRO' - Sotto le palpebre




Il mio oroscopo passa
– poiché alzerai le palpebre –
per il tuo primo sguardo del mattino:

così attraversa l’amore il nuovo giorno.

SWING OUT SISTER - You on my mind

ANTONIO MACHADO






Dalla soglia di un sogno mi chiamarono
era la buona voce, amata voce.
Dimmi: verrai con me a vedere l'anima?
una carezza mi raggiunse il cuore.
Sempre con te… ed avanzai nel sogno
per una lunga, spoglia galleria;
sentii sfiorarmi la sua veste pura
e il palpito soave della mano amica.

ELVIS COSTELLO - She


io aspetto te

Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
- Alda Merini -

Movie of the weekend - Jean de Florette

THE STYLE COUNCIL - My Ever Changing Moods




YEHUDA AMICHAI - Poesie


Mi ha assalito un’acre nostalgia,
come la gente d’una vecchia foto che vorrebbe
tornare con chi la guarda, nella buona luce
della lampada.

In questa casa, penso a come l’amore
in amicizia muta nella chimica
della nostra vita, e all’amicizia che ci rasserena
vicini alla morte.
E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita
che piú non sperano di tessersi in altro ordito.

Giungono dal deserto voci impenetrabili.
Polvere che profetizza polvere. Passa un aereo
e ci chiude sotto la lampo di un grosso sacco di destino.

E il ricordo di un viso amato di ragazza
trascorre per la valle, come quest’autobus
notturno: molti finestrini illuminati, molto viso di lei.

THOMAS BRASCH - Una malinconica modernità




Se ti desidero contro ogni ragione
se in te cerco il mio rifugio
se designo con il tuo nome nostalgia e bramosia
e penso che era ieri quando noi giungemmo a noi
se sono tutto impigliato nel mio amore
e tutti i miei desideri migrano verso di te
che cosa ci sarà mai di irrazionale
se ora non diciamo a noi, ma alla ragione:
resta pur sola.