( * ) mia licenza = stato / stata
Chiusaforte è le tue mani rovinate,
le sue case in fila lungo una strada che conduce al nord
e le sue pietre e gli azzurri, sottilissimi dopo che è nevicato
Chiusaforte è tutti i ritorni che mi allontanano mentre nevica il tempo sulla neve che sei stato sui passi contati e poi coperti dal bianco e c’è un piangere nascosto nel celeste nelle pigne ai piedi degli abeti nel silenzio che sgretola gli animi
e qualchevolta ci spinge in alto, in alto dove ci sono parole che erano sassi dette di punto in bianco, nel freddo lasciate alla confidenza delle nuvole;
ho fatto un buon tratto di strada, ormai, e sono stato tuo figlio e sono stato tuo padre e conosco i gesti che non si spezzano davanti al dolore l’incandescenza
ho fatto un buon tratto di strada, ormai, e sono stato tuo figlio e sono stato tuo padre e conosco i gesti che non si spezzano davanti al dolore l’incandescenza
dell’istante che li ha generati la tua mano sulla mia fronte il palmo della mia sul dorso della tua che non so come, non so dove mi portano ancora con te.
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