Premesse
Un fiore dentro di Te
Primavera
SPECCHIO
Ed ecco sul tronco si rompono gemme:
un verde più nuovo dell’erba che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto, piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza che pure stanotte non c'era.
Henri Laborit - Elogio della fuga
... il solo amore davvero umano è un amore immaginario, che si insegue per tutta la vita, che generalmente trova origine nell'essere amato, ma che presto non ne avrà più né le proporzioni, né la forma palpabile, né la voce, per diventare una vera creazione, un'immagine senza realtà. Allora non bisogna assolutamente cercare di far coincidere questa immagine con l'essere che l'ha suscitata e che è solo un pover'uomo, o una povera donna, molto in difficoltà col suo inconscio. Dobbiamo gratificarci con quell'amore, con ciò che crediamo sia e non è, con il desiderio e non con la conoscenza. Dobbiamo chiudere gli occhi e fuggire la realtà. Ricreare il mondo degli dèi, della poesia e dell'arte...
Tears for Fears - Woman in Chains
Quando ci incontrammo
In una strada laterale delle nostre vie
Sentivi paura della vita
Sentivo paura della morte
Che era vicina e vedemmo il cielo rosso
Avvolgerci soffice come una coperta di lana
E ci riscaldammo per un attimo
L’attimo durò sette estati. Quando levammo gli occhi
Il tempo era già trascorso.
Inge Müller - Poesie per una lettera di addio
Funambule
La femme et le feu
Cent nom de l'amour
Thé vert a Sidi Bou Said
Pleine Lune - bon week-end
L'ombre d'une femme à Paris
Un vol au dessus du désert...
pour Vous Sisu
Seulement nous savons la vérité de notre secret
ce qui fut et ce qui sera,
le destin est le seul témoin
L'image de l'âme
Le sommeil et le rêve
Sueur
La femme à Tunis
Argentina - Amici in viaggio
El TANGO di Borges
Dove saranno? Chiede l'elegiadi quelli che oramai non sono più, come esistesse un luogo dove l'Ieri possa esser l'Oggi, l'esser Ancora, il Sempre.
Dove sarà (ripeto) la teppaglia che in polverosi vicoli sterratio in perduti villaggi istituì la setta del coltello e del coraggio?
Dove saranno quelli che passarono lasciando all'epopea un episodio, una favola al tempo, e si affrontarono al coltello, senz'odio o ardore o lucro?
Nella leggenda li cerco, nell'ultima brace che serba, come vaga rosa,qualcosa dell'intrepida canagliache stava a Balvanera o ai Corrales.
Quale deserto, quali oscuri vicoli dell'altro mondo abiterà la dura ombra di chi era già un'ombra oscura,di Muraña, coltello di Palermo?
E quel fatale Iberra (i santi ne abbiano pietà) che su di un ponte uccise il Ñato, suo fratello, che morti ne doveva più di lui, e così furono pari?
Una mitologia di pugnali lentamente si annulla nell'oblio; una canzon di gesta è andata persa in sordide notizie poliziesche.
C'è un'altra brace, un'altra ardente rosa di quella cenere che li conserva; lì sta la gente altera del coltello, lì il peso della daga silenziosa.
Benché la daga ostile o l'altra daga, il tempo, li dissolsero nel fango, oggi, al di là del tempo e dell'infausta morte, quei morti vivono nel tango.
Vivono nelle corde e nella musica della tenace chitarra operosa che concerta in milonghe fortunate la festa e l'innocenza del coraggio.
Gira la gialla ruota della giostra di cavalli e leoni e mi raggiunge l'eco dei tanghi di Greco e di Arolasche vidi un tempo danzare per strada,
in un istante che affiora isolato, senza prima né poi, contro l'oblio, e ha il sapore di quel che abbiamo perso, che abbiamo perso e a un tratto ritrovato.
Vi sono cose antiche in quegli accordi, la pergola intravista, l'altro patio. (Dietro, i suoi muri sospettosi il sudha in serbo una chitarra e un pugnale).
Quest'incantesimo, questa ventata, il tango, sfida gli anni affaccendati; di polvere e di tempo, l'uomo dura meno della leggera melodia,
che è solo tempo. Il tango crea un torbido passato ch'è irreale e in parte vero,un assurdo ricordo d'esser morto in duello, a un cantone del sobborgo.
L'ESTATE - Josè Saramago da "Di questo mondo e degli altri"
EDOARDO BENNATO vs. SALINAS - L'isola che non c'è
FERNANDO PESSOA - Il mondo che non vedo
Sì, un momento
passi ancora
per il mio vago pensiero,
e ricordarti sarebbe tormento
se immaginare fosse disgrazia.
Sì, in quell’ora
in cui parlammo più guardando
che parlando,
derivò questa cronica esitazione
che ora ho nel ricordarti.
Apparisti
nella mia vita
come una cosa che era alla porta.
Sparisti.
Più tardi seppi del tuo eclissarti.
Tuttavia, tuttavia,
riuscisti
a prendermi un po’ il cuore.
È un cuore triste
e non
si intende con tutto
né ha modi
per farsi amare
o per immaginarlo.
Salvo quando
il tuo sguardo
ostinatamente dolce
mi faceva saltare
il cuore in petto.
Ove andavo io?
Già lo scordavo.
Sì, il mio cuore fu tuo
in quel giorno o in un altro...
Neanche vi fosse altra terra o cielo
qualcosa sarebbe accaduto.
ANNA ACHMATOVA
AZAM ALI - Innal Malak da Portals Of Grace
Se noi fossimo pietre,e se la terra fosse una caverna
che ci protegge da ogni migrazione,se noi fossimo un'ostrica
dentro le alghe del mare! Ma noi siamo, invece, una ferita,
e siamo dei torrenti senza letto e senza foce,
siamo campane al transito del tempo.
Fossimo senza ricordi, come una roccia,noi ci potremmo riposare,
ma siamo spazio, segno e sopra l'orizzonte fumo e vento.
Fuad Rifka (Siria, 1930)
WYSTAN HUGH - La verità, vi prego, sull'amore
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo
e alcuni che è un'assurdità
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l'aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.
Assomiglia a una coppia di pigiami
o al salame dove non c'è da bere?
Per l'odore può ricordare i lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un prugno
o è lieve come morbido piumino?
È tagliente o ben lischio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull'amore.
I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi
e l'ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.
Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle este è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verita' grave, vi prego, sull'amore.
Sono andato a guardare nel bersò
lì non c'era mai stato;
ho esportato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l'aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
e non era nemmeno sotto il letto.
Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull'altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
È un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull'amore.
Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accedrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull'amore
MARINA REI - Il mare verticale
Come scavare a mani nude nella terra
Per sentire il sangue mescolarsi con la pioggia
Cauterizzare le ferite vivere per il solo senso che ha
Come nuotare in un oceano congelato
Per sentire il cuore che ti esplode dentro il petto
Vivere per immaginare per percepire il solo senso che ha
Ma io lascio che le cose passino e si sfiorino
Perché non sono in grado di comprenderle
Essere deboli in un mare verticale
Sentire quanto i rischi possano aumentare
E odiare per sentirsi vivi
Per percepire il solo senso che ha
E improvvisamente ritornare primitivi
Essere comici e tornare primitivi
E bere il sangue del nemico solo per gustarne la diversità
Ma io lascio che le cose passino e si sfiorino
Perché non sono in grado di comprenderle
Io lascio che le cose passino e si sfiorino senza toccarsi
CARLOS MARZAL - Invocazione
nostalgia
e che il dono del coraggio mi sia concesso.
Che l’amore s’ingrandisca e sia fedele e duri
e che estranei paesaggi impediscano la tristezza.
Che l’oblio e la morte, che il tempo e il dolore
si schierino per questa volta nella fazione dei vinti.
Che le luci si spengano, e nella notte del cinema
una breve menzogna ci renda più vivi.
BEATRICE NICCOLAI - Futur intérieur
senza correrti incontro,
senza frugare nel tuo sguardo
la curiosità silenziosa
in cui ti riconosco.
Questa nostra vita
è una macchina rossa
che in velocità sfiora il vento
senza muovere le foglie.
Il mio per noi
è tutto un futuro interiore
fatto di piccoli sospiri,
di lontananze anagrafiche
nella stessa direzione.
Sei il pensiero distante
che s'incammina lento
e che accende fra i rovi le stelle.
PHILIPPE JACCOTTET
ma sempre nei vaghi recinti della notte -
sotto le loro criniere di giumente, focose,
con lunghi occhi teneri dai bagliori di cuoio,
non già la carne quotidiana in svendita alle nuove
macellerie di immagini, che ingurgiti
solo, fra le lenzuola,
ma l'animale sorella che sfugge e s'indovina,
ancora meno distinta dai suoi riccioli, dalle sue trine
di quanto la vaga linea dell'onda sia dalla schiuma,
l'agile fiera di cui tutti vanno a caccia
e che il più armato non raggiunge mai
perché è nascosta più in fondo al suo stesso corpo
ch'egli non può penetrare - se anche ruggisse di vano trionfo -
perché ella è solamente come la soglia
del suo stesso giardino,
o come un'incrinatura nella notte
incapace di abbatterne il muro, o una tagliola
con il sapore di frutto inumidito, solo un frutto,
dotato però di sguardo - e anche di lacrime
ANNA ACHMATOVA
Sembra il volto più pallido per la seta che tende al lilla,
E non somiglia ad un volo questa lenta andatura,
La bocca bianca è socchiusa,
JAMES JOICE - Sulla spiaggia a Fontana
Il vento geme e geme la ghiaia,
gemono gli sgangherati pali del molo;
un mare senile conta ogni singola
pietra impiastrata d’argento.
Dal lamentoso vento e dal più freddo
mare grigio lo avvolgo al caldo,
ne tocco la spalla dall’osso sottile
e il suo braccio infantile.
Attorno a noi paura, calante
tenebra di paura
e nel mio cuore quale profonda
fitta d’amore senza fine!
PEDRO SALINAS - da " La voce a te dovuta "
ALEJANDRA PIZARNIK - Gli occhi aperti
ROBERTO CACCIAPAGLIA - Canone degli spazi
Ho composto Canone degli Spazi su elementi essenziali, l’armonia delle triadi, le ripetizioni melodiche e i cicli che si rifanno alle orbite planetarie e alla struttura degli armonici, gli stessi canoni con cui Pitagora faceva coincidere le leggi dell’universo.
Il suono può aiutare a scoprire che lo spazio dentro di noi è ugualmente sconfinato come quello fuori di noi e in realtà fra i due non vi è alcuna differenza. Il suono passa attraverso i muri, anche quelli della mente, e oltrepassa lo spazio e il tempo.
LUIJETA LLESHANAKU - Memoria
Non c’è alcuna profezia, c’è soltanto memoria
le cose che accadranno domani
sono accadute un migliaio di anni prima
nell’identico modo, con l’identica fine.
E la mia memoria valida per l’antiquario
dice che il tuo ricordo diffamato
è la storia dell’uccello dal cuore tenero
trasformato in corvo su una montagna di marmo.
Sarà la stessa donna,
la scorciatoia per la resurrezione
la grata di capelli neri
il suo cuore generoso e amaro
come un’anfora di serpenti.
Non c’è alcuna profezia, le cosa accadranno
come sono accadute anche prima
la morte ti troverà nello stesso letto
da solo
senza pena, senza ombra
come gli alberi inumiditi dalla notte.
Non c’ è alcun destino, ci sono regole biologiche:
sguazza la trota nell’acqua
respira il pino sul monte.
MIKLOS RADNOTI - Similitudini
e come il tempo che fa anelli agli alberi
così sei eccitante, e pacificante insieme come la pietra sopra la tomba,
sei come un amico cresciuto con me,
e ancora oggi non conosco interamente il profumo dei tuoi pesanti capelli,
e talvolta sei azzurra, e ho paura,
non lasciarmi,
tu sei un esile fumo vagabondo,
e ho paura di te, a volte,
quando hai il colore del fulmine,
sei come la solare guerra dei cieli,
oro scuro.
Se ti infurii sei proprio come la U,
la U dalla voce profonda,
dal lungo buio suono, e allora io disegno attorno a te con un sorriso un nodo di luce.
BLAGA DIMITROVA - Segnali
Incrociare lo sguardo – questo tremolio di raggio,
che ti trafigge fino a baratri ignoti
dentro di te, affogati nell’attesa.
L’esistenza si dischiude
nell’attimo in cui incroci lo sguardo:
senza limite di frontiere, senza ombra di dipendenza,
senza scopo, senza paura, senza determinazione alcuna.
In un attimo il tocco leggero
dell’indivisibile completezza del mondo creato.
Incrociare lo sguardo, sentire la musica della luce stessa.
Un sublime attimo di libertà.
In un baleno si incontrano due raggi di due contrapposti universi:
il raggio ardente del corpo e il raggio fresco dello spirito.
Una domanda che è un lampo.
E il segreto negli abissi profondi ti chiama per essere svelato
e tuttavia rimanere segreto.
È ciò a cui sei votato in questo strano mondo – incrociare lo sguardo.
ORIANA FALLACI - da Aforismi
CORRADO CALABRO' - Sotto le palpebre
ANTONIO MACHADO
ELVIS COSTELLO - She
YEHUDA AMICHAI - Poesie
Mi ha assalito un’acre nostalgia,
come la gente d’una vecchia foto che vorrebbe
tornare con chi la guarda, nella buona luce
della lampada.
In questa casa, penso a come l’amore
in amicizia muta nella chimica
della nostra vita, e all’amicizia che ci rasserena
vicini alla morte.
E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita
che piú non sperano di tessersi in altro ordito.
Giungono dal deserto voci impenetrabili.
Polvere che profetizza polvere. Passa un aereo
e ci chiude sotto la lampo di un grosso sacco di destino.
E il ricordo di un viso amato di ragazza
trascorre per la valle, come quest’autobus
notturno: molti finestrini illuminati, molto viso di lei.
THOMAS BRASCH - Una malinconica modernità
Se ti desidero contro ogni ragione
se in te cerco il mio rifugio
se designo con il tuo nome nostalgia e bramosia
e penso che era ieri quando noi giungemmo a noi
se sono tutto impigliato nel mio amore
e tutti i miei desideri migrano verso di te
che cosa ci sarà mai di irrazionale
se ora non diciamo a noi, ma alla ragione:
resta pur sola.